Nella mattinata di venerdì 2 febbraio 2024, presso il Salone di
Rappresentanza del Palazzo del Governo, si è svolto il tradizionale
scambio degli auguri con il Corpo consolare.
La cerimonia, a cui hanno partecipato i Prefetti dei capoluoghi di
provincia della regione, rappresentanti del Comune di Trieste e
della Regione Friuli Venezia Giulia nonché i vertici delle Forze di
polizia territoriali, dei Vigili del fuoco e dell'Esercito italiano
è stata occasione per il Prefetto di Trieste, Pietro Signoriello,
per ricordare i proficui rapporti collaborativi che intercorrono
tra le rappresentanze diplomatiche e le Amministrazioni italiane a
Trieste ed in tutto il Friuli Venezia Giulia.
Il Prefetto, con il proprio indirizzo di saluto, ha evidenziato
come l'appuntamento annuale costituisca un momento utile a
contribuire alle basi di conoscenza reciproca necessarie a favorire
la collaborazione.
Ha, quindi, richiamato l'attenzione dei presenti sulla difficile
contingenza che si sta attraversando, sia a causa degli eventi
bellici in atto che delle conseguenze economiche e sociali che ne
discendono, evidenziando al contempo come queste difficoltà non
debbano essere d'ostacolo alla collaborazione per il "
raggiungimento di obiettivi che sono quelli dello sviluppo
sostenibile all'interno di processi di transizione ecologica,
energetica e tecnologica in un mondo sempre più orientato verso il
digitale e il verde
".
Soffermandosi poi su temi di più stretta connotazione territoriale
ha sottolineato come i dati relativi ai permessi di soggiorno
rilasciati e le cittadinanze concesse a cittadini stranieri
residenti confermano l'attrattività di questo territorio, frutto
sicuramente della particolare capacità di inclusione di Trieste che
dimostra così di essere un consolidato luogo di scambi culturali e
commerciali.
Il Prefetto si è anche soffermato sulla significativa presenza di
cittadini richiedenti forme di protezione internazionale sul
territorio regionale che, per effetto del flusso di migranti lungo
la c.d. "rotta balcanica", ha determinato la saturazione del
sistema di accoglienza regionale. A tale proposito ha sottolineato
come "
anche su questi ambiti sarà importante assicurare tutte le
possibili forme di cooperazione internazionale per garantire
risposte che i singoli Stati da soli hanno difficoltà ad assicurare
", ricordando come questo sia un tema che l'Italia ha sempre
portato all'attenzione dell'agenda europea dell'immigrazione.
In conclusione ha ribadito l'impegno dei Prefetti di essere, anche
per il futuro, un riferimento nello svolgimento delle funzioni
consolari e ha ringraziato il Corpo consolare di Trieste per
l'essenziale contributo assicurato nella gestione dei rapporti con
le comunità rappresentate.
Il Decano del Corpo consolare, Adriano Martinolli D'Arcy, ha
ricambiato il saluto del Prefetto formulando gli auguri di buon
lavoro nella nuova sede e ringraziando le Autorità presenti per il
contributo essenziale fornito nell'adempimento dei compiti
diplomatici di competenza.