Gli stranieri iscritti all'anagrafe di
Torino sono 131.594
, il
15,27 per cento d
ella popolazione cittadina. E' quanto rileva il Rapporto 2021
dell'Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri in provincia,
presentato
questa mattina
nell'Aula Magna dell'Università di Torino - Campus Einaudi
.
Dalla ricerca emerge
una tendenza in leggera crescita
rispetto al 2020. La città ha visto nel
2021 un aumento di
338 cittadini stranieri
ed
un aumento del numero delle cittadinanze
italiane, 2.517 contro le 2.229 del 2020.
Complessivamente,
gli stranieri residenti sul territorio della città
metropolitana erano, a inizio di quest'anno, 208.812, il 9,47%
della popolazione totale, quelli residenti in Piemonte 415.637.
Tra le etnie e nazionalità presenti, a guidare la classifica nel
territorio provinciale sono
i cittadini
romeni (56 %), seguiti da marocchini, albanesi, moldavi e cinesi.
Quanto al
dato occupazionale
, nel 2021 gli avviamenti di lavoratori stranieri
nella città metropolitana sono stati 65.738, su un totale di quasi
362.516 assunzioni
, mentre sul fronte del
lavoro autonomo si osserva la vitalità delle imprese di cittadini
stranieri con una percentuale di imprese giovanili circa 2,5 volte
superiore rispetto a quella italiana.
Il lavoro è un tema centrale
di questa edizione del Rapporto; numerosi spazi di
approfondimento colgono sfumature diverse del rapporto fra
stranieri alla ricerca di un'occupazione e i possibili datori di
lavoro, come pure fra gli occupati e le aziende.
I dati dimostrano che il graduale allentamento delle misure di
contenimento della pandemia ha favorito
una graduale ripresa delle attività economiche con un progressivo
incremento dell'occupazione lavorativa ai livelli prepandemici, che
ha interessato anche i lavoratori extracomunitari, particolarmente
esposti a potenziali forme di sfruttamento lavorativo.
«La consapevolezza dell'importanza del contributo dei migranti allo
sviluppo economico e sociale delle società ospitanti sta creando
nella realtà piemontese un circolo virtuoso, che ha via via
rafforzato le iniziative locali, favorendo la realizzazione di
progetti di istruzione, lavoro e formazione, finalizzate anche a
contrastare possibili fenomeni di sfruttamento lavorativo e ad
agevolare effettivi processi di integrazione» ha dichiarato il
prefetto
Raffaele Ruberto.
Il Rapporto è disponibile on line sui siti della prefettura, della
città metropolitana, del comune e di piemonte immigrazione.