un momento della cerimonia.
Questa mattina, 6 settembre 2022, presso il comando
provinciale dei carabinieri di Torino, si è tenuta la cerimonia
commemorativa per il 40° anniversario del barbaro assassinio, ad
opera della mafia, del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della
moglie Emanuela Setti Carraro e dell'Agente della Polizia di Stato
Domenico Russo.
All'evento, organizzato dal comandante della Legione Carabinieri
generale Di Stasio e dal comandante provinciale carabinieri
generale Lunardo, hanno partecipato il prefetto di Torino Raffaele
Ruberto, il presidente della Corte d'Appello Barelli Innocenti, il
procuratore generale Saluzzo, il questore di Torino Ciarambino, don
Luigi Ciotti, autorità militari, civili e religiose.
Nell'occasione è stata deposta una corona sotto la lapide
commemorativa della caserma.
La breve cerimonia è stata particolarmente sentita, anche nella
considerazione del periodo di servizio prestato dal generale Dalla
Chiesa al comando della Brigata Carabinieri a Torino, proprio in
quella storica caserma "Pietro Micca" di via Valfrè, dal
1 ottobre 1973 al 31 marzo 1977.
Il prefetto Ruberto, nel corso del suo intervento, ha sottolineato
lo specifico ruolo istituzionale ricoperto da Dalla Chiesa
all'epoca dell'assassinio. "Oserei dire che il generale Dalla
Chiesa non sarebbe morto se non fosse stato il prefetto di Palermo"
- ha rimarcato - "quindi è la coincidenza di questa funzione che ha
determinato l'attacco frontale da parte della mafia. E' vero che
egli non aveva chiesto poteri speciali, ma è vero anche che con lui
inizia la funzione di coordinamento dei prefetti dei capoluoghi di
regione in materia di contrasto alla criminalità organizzata.
Con la morte di Dalla Chiesa è soprattutto cominciata la
riscossa dello Stato e la mafia ha firmato la sua condanna" - ha
concluso il prefetto Ruberto.
"Grazie al generale Dalla Chiesa per l'eredità che ci ha lasciato"
- ha soggiunto nel suo intervento il comandante della Legione
Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta, generale Di Stasio - "per
aver fatto in modo che la mafia uscisse da quel cono d'ombra di chi
ritiene che non esiste. Il nostro lavoro si può fare solo con
quella fede che Dalla Chiesa ha dimostrato nell'Arma e nel
difendere la legalità".
Torino, 6 settembre 2022