Oggi 3 marzo 2022 presso la Prefettura di Torino, capofila del
progetto europeo
ALFA - accogliere le fragilità
viene sottoscritto il Protocollo d'Intesa contenente procedure
operative per la protezione e l'assistenza delle vittime di tratta
e di sfruttamento e per la prevenzione e il contrasto della tratta
di esseri umani.
Gli Enti firmatari sono la Prefettura di Torino, la Commissione
Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale
di Torino, la Procura della Repubblica presso Il Tribunale di
Torino, la Procura della Repubblica presso Il Tribunale per i
Minorenni del Piemonte e della Valle d'Aosta, la Questura di
Torino, il Comando della Legione Piemonte e Valle d'Aosta dell'Arma
dei Carabinieri, il Comando Regionale della Guardia di Finanza del
Piemonte-Valle d'Aosta, l'Ispettorato Interregionale del Lavoro, la
Regione Piemonte, l'Anci Piemonte e Ires Piemonte.
L'intesa multiagenzia, tra le prime a riscontrare la partecipazione
di numerosi
soggetti
istituzionali,
pubblici
e del
privato
sociale, risponde alla necessità di coordinamento a livello
regionale, al fine di promuovere un'efficace tutela delle vittime
di tratta e sfruttamento e al contempo garantire il coordinamento
sul territorio piemontese con le attività di indagine, perseguendo
gli obiettivi di armonizzare le azioni finalizzate
all'identificazione e all'assistenza delle vittime di tratta
favorendo un approccio che abbia al centro la vittima in ogni
ambito, compreso il contrasto del crimine della tratta e dei reati
ad esso connessi.
Il Protocollo costituisce pertanto uno strumento volto a rafforzare
l'interazione tra i diversi soggetti, nell'ottica dello scambio di
informazioni e della formazione costante degli operatori per il
proficuo sviluppo di buone prassi, sempre con l'obiettivo di
facilitare l'emersione ed il contrasto del fenomeno della tratta.
La sinergia interistituzionale così codificata rafforza le
considerazioni sulla tratta, a qualunque fine venga posta in
essere, quale violazione tra le più spregevoli dei diritti
fondamentali, sottolineando come tale pratica sia esplicitamente
vietata dalle norme internazionali, europee e nazionali, vincolanti
in materia di tutela dei diritti umani.
L'approccio multi-agenzia nell'ambito delle procedure di
identificazione ed assistenza delle vittime e di contrasto del
fenomeno della tratta e dello sfruttamento costituisce quindi un
modello di intervento privilegiato, rispondente alla necessità di
un coordinamento operativo a livello regionale per restituire
centralità alle vittime attraverso un approccio basato sui diritti
umani ed un proficuo raccordo con le attività di indagine,
nel rispetto dei ruoli istituzionali.
Torino, 3 marzo 2022