Consegna medaglie d'onore in Prefettura
Incontrando piccoli gruppi di familiari degli insigniti in
Prefettura il 22 giugno 2021, il Prefetto Claudio Palomba, alla
presenza della Sindaca di Torino Chiara Appendino e degli Assessori
regionali Andrea Tronzano e Vittoria Poggio ha consegnato dieci
medaglie d'onore concesse, con decreto del Presidente della
Repubblica, alla memoria di altrettanti cittadini residenti in
questo capoluogo, militari e civili, deportati ed internati nei
lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra
nell'ultimo conflitto mondiale.
Le norme per il contenimento della pandemia, infatti, non hanno reso possibile l'organizzazione di una cerimonia solenne con la partecipazione del pubblico e dei giornalisti, come gli anni passati, ma si è voluto egualmente rendere il giusto riconoscimento alla memoria degli insigniti, invitando in Prefettura per la consegna delle medaglie d'onore, i familiari di: Cirulli Antonio, Gassino Giovanni, Gatti Bortolo Martino, Kenda Rodolfo, Maestro Giuseppe, Maltauro Gaudio, Renda Angelo, Verdoia Umberto, Vernetti Rosina Pietro, Zaru Mariano.
La cerimonia ha rappresentato,per i familiari degli insigniti, l'occasione per condividere con i presenti toccanti testimonianze e documenti sulla storia dei loro congiunti, compresa una poesia dedicata all'8 settembre 1943 proveniente dal luogo di prigionia di uno dei loro nonni.
"Questo pomeriggio - ha detto la sindaca Chiara Appendino, - il pensiero di tutti noi va ai vostri cari e a tutti coloro che, in quello che ricordiamo come uno dei periodi più tristi e bui della nostra storia, contribuirono con le loro azioni e con scelte coraggiose ad avviare quel percorso di ricostruzione fisica e morale dell'Italia ferita dagli anni della dittatura fascista e dopo aver patito gli orrori della guerra. Una strada che ha portato a fare del nostro Paese una Repubblica che basa le proprie fondamenta sui valori di giustizia e libertà e in cui ogni persona ha pari diritti e doveri. Qui oggi in Prefettura, nel luogo che istituzionalmente rappresenta lo Stato italiano, ricordiamo il loro sacrificio e ne perpetuiamo la memoria poiché, a noi e al nostro Paese, quegli uomini hanno reso un servizio grandissimo, che non può e non potrà mai essere dimenticato".
Il Prefetto Claudio Palomba nel suo intervento ha evidenziato l'alto valore simbolico che lo Stato ha desiderato tributare ai propri cittadini con le medaglie d'onore, quale risarcimento morale per le sofferenze patite nei campi di internamento nazisti e affinché quelle drammatiche esperienze siano tramandate alle giovani generazioni per prevenire nuove forme di odio, di violenza, di discriminazione, riaffermando i valori di dignità, libertà ed uguaglianza, sanciti nei principi fondamentali della nostra Carta costituzionale.
Torino, 22 giugno 2021
Le norme per il contenimento della pandemia, infatti, non hanno reso possibile l'organizzazione di una cerimonia solenne con la partecipazione del pubblico e dei giornalisti, come gli anni passati, ma si è voluto egualmente rendere il giusto riconoscimento alla memoria degli insigniti, invitando in Prefettura per la consegna delle medaglie d'onore, i familiari di: Cirulli Antonio, Gassino Giovanni, Gatti Bortolo Martino, Kenda Rodolfo, Maestro Giuseppe, Maltauro Gaudio, Renda Angelo, Verdoia Umberto, Vernetti Rosina Pietro, Zaru Mariano.
La cerimonia ha rappresentato,per i familiari degli insigniti, l'occasione per condividere con i presenti toccanti testimonianze e documenti sulla storia dei loro congiunti, compresa una poesia dedicata all'8 settembre 1943 proveniente dal luogo di prigionia di uno dei loro nonni.
"Questo pomeriggio - ha detto la sindaca Chiara Appendino, - il pensiero di tutti noi va ai vostri cari e a tutti coloro che, in quello che ricordiamo come uno dei periodi più tristi e bui della nostra storia, contribuirono con le loro azioni e con scelte coraggiose ad avviare quel percorso di ricostruzione fisica e morale dell'Italia ferita dagli anni della dittatura fascista e dopo aver patito gli orrori della guerra. Una strada che ha portato a fare del nostro Paese una Repubblica che basa le proprie fondamenta sui valori di giustizia e libertà e in cui ogni persona ha pari diritti e doveri. Qui oggi in Prefettura, nel luogo che istituzionalmente rappresenta lo Stato italiano, ricordiamo il loro sacrificio e ne perpetuiamo la memoria poiché, a noi e al nostro Paese, quegli uomini hanno reso un servizio grandissimo, che non può e non potrà mai essere dimenticato".
Il Prefetto Claudio Palomba nel suo intervento ha evidenziato l'alto valore simbolico che lo Stato ha desiderato tributare ai propri cittadini con le medaglie d'onore, quale risarcimento morale per le sofferenze patite nei campi di internamento nazisti e affinché quelle drammatiche esperienze siano tramandate alle giovani generazioni per prevenire nuove forme di odio, di violenza, di discriminazione, riaffermando i valori di dignità, libertà ed uguaglianza, sanciti nei principi fondamentali della nostra Carta costituzionale.
Torino, 22 giugno 2021
La poesia composta da uno degli insigniti durante la prigionia
8 settembre 1943
Su tradotta da Atene partivo
per l'Italia che avevo sognato
ma, il destin che mi è stato assegnato
è in una terra per farmi soffrir.
Ho viaggiato per tre settimane
con risorse di poco mangiare
e poi giunto in terra lontana
ecco schiavo mi voglion tener.
In quel campo che mi hanno portato
in attesa di nuova partenza
han tenuto per noi conferenza
per chi voleva combatter ancor...
Umberto Verdoia


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