Consegna medaglie d'onore in Prefettura
Incontrando piccoli gruppi di familiari degli insigniti in
Prefettura il 28 e il 29 gennaio 2021, il Prefetto Claudio Palomba,
alla presenza della Sindaca di Torino Chiara Appendino ha
consegnato quattordici medaglie d'onore concesse, con decreto del
Presidente della Repubblica, alla memoria di altrettanti cittadini
residenti in questo capoluogo, militari e civili, deportati
ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per
l'economia di guerra nell'ultimo conflitto mondiale.
Le norme per il contenimento della pandemia, infatti, non hanno
reso possibile l'organizzazione di una cerimonia solenne con la
partecipazione del pubblico e dei giornalisti, come gli anni
passati, ma si è voluto egualmente rendere il giusto riconoscimento
alla memoria degli insigniti, invitando in Prefettura per la
consegna delle medaglie d'onore, i familiari di: Bartolomeo
Blangetti, Ignazio Bosco, Germano Gallo, Mario Gervasoni, Ezio
Giachino, Valerio Bagarotti, Silvio Dughera, Giovanni Girardino,
Luigi Losano, Lorenzo Marengo, Mario Vito Lupo, Alfredo Peluso,
Francesco Propato, Alfonso Saturno.
In questi incontri i familiari degli insigniti non hanno nascosto
la loro grande emozione ed hanno condiviso con i presenti il
racconto di toccanti testimonianze e documenti sulla storia dei
loro congiunti, comprese alcune cartoline affettuosamente custodite
provenienti dai luoghi di prigionia dei loro padri e nonni.
Insieme a voi - ha detto la sindaca di Torino, Chiara Appendino-
ricordiamo con emozione i vostri cari e li ringraziamo insieme a
tutti coloro che attraverso una scelta coraggiosa e difficile, una
decisione che allora comportò solo sacrifici e sofferenze, hanno
contribuito a donarci l'Italia in cui oggi viviamo, un Paese fatto
di donne e di uomini liberi e con pari diritti e doveri.
E' un arricchimento per noi - ha evidenziato il prefetto -
ascoltare i vostri ricordi, le vostre emozioni, perché fate
rivivere quella tragedia che ha sconvolto la storia dell'umanità,
in modo che dopo settantasei anni essa non resti semplicemente un
ricordo, ma un mezzo per tramandare i grandi valori ai più giovani,
per un impegno consapevole contro la violenza e la discriminazione
in ogni sua forma.
Torino, 30 gennaio 2021
qui sotto alcuni momento della cerimonia

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