Giorno dell'Unità nazionale, il 4 Novembre visite guidate al Palazzo della Prefettura
Prefettura di Torino aperta al pubblico per le ricorrenze nazionali
Un pomeriggio dedicato all'arte e ai luoghi ordinariamente non
accessibili al pubblico, ma eccezionalmente aperti per consentire
ai visitatori di scoprire il grande valore architettonico e
artistico di alcuni edifici storici torinesi. Torna a Torino sabato
4 Novembre
nella ricorrenza della Festa dell'
Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate
l'iniziativa:
"I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città".
Nell'ambito della manifestazione giunta quest'anno alla
2ª edizione, alcune decine di cittadini e turisti accompagnati
da guide volontarie, hanno potuto visitare gratuitamente il Palazzo
della Prefettura per un suggestivo viaggio nel tempo; infatti il
Palazzo delle Segreterie, che ospita la Prefettura, è uno dei più
belli e ricchi di storia della città.
Il primo disegno del Palazzo risale ad Amedeo di Castellamonte per
il duca di Savoia Carlo Emanuele I ed è del 1675, che lo
destinò ad accogliere una galleria ornata di antiche
statue, ma il nome del Palazzo si deve alla nuova funzione
dell'edificio destinato mezzo secolo più tardi da Vittorio Amedeo
II, che aveva ormai ottenuto il titolo regio, ad accogliere le
Segreterie del Regno di Sardegna, ovvero i ministeri degli Affari
Esteri, degli Interni, della Guerra che costituivano il vertice
dell'apparato centrale di governo del sovrano. Il progetto di
aggiornamento per l'adeguamento del Palazzo alla nuova funzione fu
affidato a Filippo Juvarra. Nel 1738, due anni dopo la scomparsa di
Juvarra, l'architetto di Carlo Emanuele III, Benedetto Alfieri,
assunse la direzione della fabbrica, lavorando in continuità col
suo predecessore. L'edificio raggiunse forma compiuta quindi nel
1738, i lavori dureranno vent'anni e saranno ultimati solo dopo il
1757. A Benedetto Alfieri si deve l'aspetto attuale e la
connessione al sistema della zona di comando in Piazza Castello.
Dopo l'Unità d'Italia e il trasferimento della capitale nazionale a
Firenze, nel 1866, il Palazzo delle Segreterie fu destinato ad uso
pubblico, divenendo la sede della Prefettura di Torino,
testimoniando, nel permanere della sua collocazione urbanistica, la
continuità di funzioni di governo.
Il percorso di visita tra architetture e ambientazioni dense di
opere d'arte e manufatti preziosi ha incluso diversi ambienti del
piano nobile solitamente inaccessibili, come la Sala degli Specchi
affrescata da Francesco Gonin, la Galleria curata dal bolognese
Pelagio Palagi, che si apre in cima allo spettacolare scalone
d'onore di Benedetto Alfieri e l'ufficio che fu di Camillo Benso
conte di Cavour, una piccola stanza rimasta intatta dalla sua
prematura scomparsa nel 1861, ma anche alcuni luoghi attualmente
destinati al lavoro dell'amministrazione, come l'Ufficio del
Prefetto.
Dalle ore 16,30 alle 18,30 il pubblico diviso in cinque gruppi è
stato accompagnato nella visita da personale dell'Istituzione e da
volontari e volontarie
degli Amici dei Musei Reali insieme ad alcuni
studenti e studentesse
dell'Istituto Norberto Bobbio di Carignano e dei licei torinesi
Alfieri e Gioberti, impegnati nei Percorsi per le competenze
trasversali e l'orientamento.
Torino, 4 novembre 2023
Data pubblicazione il 04/11/2023
Ultima modifica il 24/04/2024 alle 14:57
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