Il palazzo del Governo
Descrizione del palazzo del governo e cenni storici
Il Palazzo del Governo è il più importante edificio pubblico di
Ravenna non solo in quanto sede degli uffici e dell'abitazione del
Prefetto (la più alta autorità dello Stato nell'ambito della
Provincia) ma anche per la sua lunga storia e per la sua
architettura.
1295 - Nel 200 nacque il Comune di Ravenna con la famiglia Traversari, la prima sede comunale divenne il Palazzo Arcivescovile. Tra il 1280 e il 1288 il Comune si insediò nella Piazza Maggiore (odierna Piazza del Popolo) seguito nel 1295 dal rappresentante del Papa. Da queste brevi notizie si desume la data di origine (1295) del palazzo Apostolico, il quale sorse nel lato sud della Piazza, occupato dall'attuale Palazzo del Governo.
1303 - Nel 1303 alla famiglia Traversari subentrò quella dei Da Polenta, signoria che lasciò un segno nella storia anche per avere ospitato fino alla morte il poeta Dante Alighieri.
1441 - Dopo una serie di eventi che si tralascia di citare, Ravenna passò dalla signoria dei Da Polenta al dominio della Repubblica di Venezia nel 1441. I Veneziani trovarono una città in decadenza, il loro dominio coincise con gli interessi della città per la quale avviarono un programma di sviluppo edilizio e commerciale.
1444 - La città era governata da un Podestà per il quale fu eretto nel 1444 il palazzo cosiddetto veneziano (attuale Palazzo Comunale) di fianco al Palazzo Apostolico del quale non abbiamo più notizie fino all'avvento del passaggio dal dominio veneziano a quello di Papa Giulio II.
1529 - Nel 1509 la Serenissima cedette i suoi domini in Romagna allo Stato Pontificio, ma solo dal 1529 si ebbe l'insediamento stabile in città del cardinale Legato, il rappresentante del Papa con funzioni di giudice. Essendo inagibile il Palazzo Apostolico, il Cardinale risiedeva nell'abazia di Classe o in quella di Porto.
1544 - I restauri iniziarono nel 1544. Il palazzo fu poi ingrandito nel 1557 dal Cardinale Cesi inglobando la Chiesa di Sant'Agata in Mercato (alle quale probabilmente appartengono le due colonne ioniche oggi visibili nel primo ufficio della Prefettura al piano terra a destra dell'androne (l'attuale ufficio polifunzionale) e parte del Palazzo Veneziano
1688 - Nel 1688 a Ravenna ci fu un disastroso terremoto che fece crollare anche il campanile della Chiesa di San Vitale e provocò danni al Palazzo. Non conosciamo l'aspetto cinquecentesco del Palazzo allora detto Legatizio; sappiamo che fu quasi completamente ricostruito nel 1694 dal Cardinale Barberini. Una lapide murata all'interno del cortile ce lo conferma. Una delle immagini più antiche che raffigura il Palazzo è del Coronelli e risale alla fine del '600. In questa immagine il Palazzo prospicente sulla piazza è costituito da due facciate, una delle quali monumentale con muro a scarpa, cornici, portale e attico con finestre ovali; queste ultime sono scomparse mentre nell'insieme la figura corrisponde a quella odierna. Dal disegno risulta inoltre una porta a sinistra del portale (oggi scomparsa) quale ingresso della Chiesa di San Giovanni Decollato del 1572, inglobata nel rifacimento del 1694.
Il complesso del Palazzo Legatizio, che occupava quasi un intero isolato, ospitava non solo la sede del cardinale Legato e gli uffici amministravi ma anche l'alloggio del suo vice nella parte meno ricca (come appare nel disegno del Coronelli. Nella parte retrostante vi erano gli alloggi delle guardie e le carceri; le esecuzioni capitali avvenivano generalmente nella piazza per impiccagione o decapitazione come si desume dai registri comunali del XVI secolo.
1754 - In una planimetria della Piazza Maggiore del 1754 è indicata la Chiesa della Buona Morte (La chiesa di San Giovanni Decollato ex Chiesa di San Giovanni in marmorato fu edificata nel 1572 e profanata nel 1798) la cui confraternita si occupava dei condannati alla pena capitale, accompagnandoli al patibolo ed alla sepoltura.
1791 - Di questo ambiente e della sua funzione non ci sono tracce visibili. Il palazzo fu ristrutturato nel 1791 dall'architetto Cosimo Morelli, il quale unificò la facciata estendendo quella monumentale del 1694 anche all'ala che era riservata al Vice. Sistemò gli interni e realizzò i due scaloni, uno di servizio a destra dell'androne e quello monumentale sul lato opposto.
1907 - Gaetano Savini nel 1907 ci lascia la seguente descrizione: "nell'atrio, a destra e a sinistra, vi sono deu scale ... la scala di sinistra .. conduce alla Prefettura ... benché di marmo non abbia che le pedane ... presenta l'aspetto di scalone nobile; è decorato con colonne ioniche e balaustre, il tutto di cotto verniciato, e sei statue di scagliola lucida allusive alla scienza, giustizia, ecc. fra le quali Minerva, posta in una nicchia ... fronteggia lo scalone.. Di questo scalone neoclassico, ornato da una balaustra con colonne ioniche binate, rimangono solo il ricordo e le statue.
Sempre da Gaetano Savini sappiamo che: "Due anni or sono si è restaurata la facciata del Palazzo Prefettizio, è stata rifatta la scarpata con mattoni scoperti; prima era intonacata e aveva un zoccoletto a piombo, con spigolo di sasso d'Istria ricorrente per tutta la lunghezza."
1927 - Nel 1927 fu realizzato il Palazzo delle Poste e quasi contemporaneamente fu elaborato un interessante progetto per una galleria coperta commerciale tipo la galleria Vittorio Emanuele di Milano. Tale progetto prevedeva di collegare la Piazza Maggiore con Via Mariani riqualificando l'antico cortile delle carceri che attende ancora, oggi, di essere sistemato.
La facciata occupa i due terzi del lato sud di Piazza del Popolo: è
costituita da un piano terra con muro a scarpa in mattoni a vista
coronato da una modanatura a toro (a sezione semicircolare) in
pietra d'Istria e da due piani intonacati, scanditi da fasce
marcapiano e marcadavanzale, sormontati da un attico cieco.
L'architettura austera, per un edificio che potremmo definire tardo
barocco, connota la funzione del Palazzo quale sede del potere e
della giustizia.
La pianta allungata del corpo rappresentativo, la cui unica
licenziosità è il portale barocco lo rendono similare ai modelli
romani, per esempio al palazzo del Quirinale e soprattutto al
Palazzo Farnese. Questi elementi farebbero supporre la presenza di
un progettista romano, forse Francesco Fontana già presente a
Ravenna per la realizzazione della chiesa di S. Maria dei Suffragi
edificata tra 1701 il 1714 e del Palazzo Spreti attuale "casa del
popolo".
Nella Biblioteca Corsini, a Roma, è conservato un progetto anonimo
che illustra come il Palazzo avrebbe dovuto essere ancora più
esteso, proseguendo fin sopra tutta la loggia del Palazzo
Veneziano.
Tra i pochi elementi rimasti del Palazzo prima del rifacimento
barocco si conoscono tre mensole scolpite con putto del'400 che
sono murate, tra i vari reperti lapidei, nel chiostro di San
Vitale.
Nel 1859 il Palazzo divenne la sede del Commissario Straordinario
della Provincia che dal 1863 assumerà il titolo di Prefetto, le
stanze di rappresentanza e il suo alloggio corrispondono al piano
nobile situato al secondo piano.
Cenni storici
Palazzo Apostolico, Palazzo del Cardinale Legato,
Palazzo del Governo
di Ardia Marzetti
1295 - Nel 200 nacque il Comune di Ravenna con la famiglia Traversari, la prima sede comunale divenne il Palazzo Arcivescovile. Tra il 1280 e il 1288 il Comune si insediò nella Piazza Maggiore (odierna Piazza del Popolo) seguito nel 1295 dal rappresentante del Papa. Da queste brevi notizie si desume la data di origine (1295) del palazzo Apostolico, il quale sorse nel lato sud della Piazza, occupato dall'attuale Palazzo del Governo.
1303 - Nel 1303 alla famiglia Traversari subentrò quella dei Da Polenta, signoria che lasciò un segno nella storia anche per avere ospitato fino alla morte il poeta Dante Alighieri.
1441 - Dopo una serie di eventi che si tralascia di citare, Ravenna passò dalla signoria dei Da Polenta al dominio della Repubblica di Venezia nel 1441. I Veneziani trovarono una città in decadenza, il loro dominio coincise con gli interessi della città per la quale avviarono un programma di sviluppo edilizio e commerciale.
1444 - La città era governata da un Podestà per il quale fu eretto nel 1444 il palazzo cosiddetto veneziano (attuale Palazzo Comunale) di fianco al Palazzo Apostolico del quale non abbiamo più notizie fino all'avvento del passaggio dal dominio veneziano a quello di Papa Giulio II.
1529 - Nel 1509 la Serenissima cedette i suoi domini in Romagna allo Stato Pontificio, ma solo dal 1529 si ebbe l'insediamento stabile in città del cardinale Legato, il rappresentante del Papa con funzioni di giudice. Essendo inagibile il Palazzo Apostolico, il Cardinale risiedeva nell'abazia di Classe o in quella di Porto.
1544 - I restauri iniziarono nel 1544. Il palazzo fu poi ingrandito nel 1557 dal Cardinale Cesi inglobando la Chiesa di Sant'Agata in Mercato (alle quale probabilmente appartengono le due colonne ioniche oggi visibili nel primo ufficio della Prefettura al piano terra a destra dell'androne (l'attuale ufficio polifunzionale) e parte del Palazzo Veneziano
1688 - Nel 1688 a Ravenna ci fu un disastroso terremoto che fece crollare anche il campanile della Chiesa di San Vitale e provocò danni al Palazzo. Non conosciamo l'aspetto cinquecentesco del Palazzo allora detto Legatizio; sappiamo che fu quasi completamente ricostruito nel 1694 dal Cardinale Barberini. Una lapide murata all'interno del cortile ce lo conferma. Una delle immagini più antiche che raffigura il Palazzo è del Coronelli e risale alla fine del '600. In questa immagine il Palazzo prospicente sulla piazza è costituito da due facciate, una delle quali monumentale con muro a scarpa, cornici, portale e attico con finestre ovali; queste ultime sono scomparse mentre nell'insieme la figura corrisponde a quella odierna. Dal disegno risulta inoltre una porta a sinistra del portale (oggi scomparsa) quale ingresso della Chiesa di San Giovanni Decollato del 1572, inglobata nel rifacimento del 1694.
Il complesso del Palazzo Legatizio, che occupava quasi un intero isolato, ospitava non solo la sede del cardinale Legato e gli uffici amministravi ma anche l'alloggio del suo vice nella parte meno ricca (come appare nel disegno del Coronelli. Nella parte retrostante vi erano gli alloggi delle guardie e le carceri; le esecuzioni capitali avvenivano generalmente nella piazza per impiccagione o decapitazione come si desume dai registri comunali del XVI secolo.
1754 - In una planimetria della Piazza Maggiore del 1754 è indicata la Chiesa della Buona Morte (La chiesa di San Giovanni Decollato ex Chiesa di San Giovanni in marmorato fu edificata nel 1572 e profanata nel 1798) la cui confraternita si occupava dei condannati alla pena capitale, accompagnandoli al patibolo ed alla sepoltura.
1791 - Di questo ambiente e della sua funzione non ci sono tracce visibili. Il palazzo fu ristrutturato nel 1791 dall'architetto Cosimo Morelli, il quale unificò la facciata estendendo quella monumentale del 1694 anche all'ala che era riservata al Vice. Sistemò gli interni e realizzò i due scaloni, uno di servizio a destra dell'androne e quello monumentale sul lato opposto.
1907 - Gaetano Savini nel 1907 ci lascia la seguente descrizione: "nell'atrio, a destra e a sinistra, vi sono deu scale ... la scala di sinistra .. conduce alla Prefettura ... benché di marmo non abbia che le pedane ... presenta l'aspetto di scalone nobile; è decorato con colonne ioniche e balaustre, il tutto di cotto verniciato, e sei statue di scagliola lucida allusive alla scienza, giustizia, ecc. fra le quali Minerva, posta in una nicchia ... fronteggia lo scalone.. Di questo scalone neoclassico, ornato da una balaustra con colonne ioniche binate, rimangono solo il ricordo e le statue.
Sempre da Gaetano Savini sappiamo che: "Due anni or sono si è restaurata la facciata del Palazzo Prefettizio, è stata rifatta la scarpata con mattoni scoperti; prima era intonacata e aveva un zoccoletto a piombo, con spigolo di sasso d'Istria ricorrente per tutta la lunghezza."
1927 - Nel 1927 fu realizzato il Palazzo delle Poste e quasi contemporaneamente fu elaborato un interessante progetto per una galleria coperta commerciale tipo la galleria Vittorio Emanuele di Milano. Tale progetto prevedeva di collegare la Piazza Maggiore con Via Mariani riqualificando l'antico cortile delle carceri che attende ancora, oggi, di essere sistemato.
Data pubblicazione il 16/05/2008
Ultima modifica il 16/05/2008 alle 17:12
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