Domenica 12 giugno 2022 si terranno i cinque referendum popolari
abrogativi ai sensi dell'articolo 75 della Costituzione, dichiarati
ammissibili con le sentenze della Corte costituzionale nn. 53, 57,
58, 59 e 60 in data 16 febbraio-8 marzo 2022.
Questi, nell'ordine, sono i quesiti sui quali gli elettori saranno
chiamati ad esprimersi:
1) Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di
incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di
Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti
non colposi;
2) Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell'ultimo
inciso dell'art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura
penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze
cautelari, nel processo penale;
3) Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle
norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il
passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa
nella carriera dei magistrati;
4) Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del
Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli
giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del
Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli
giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte;
5) Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti
togati del Consiglio superiore della magistratura.
I seggi rimarranno aperti soltanto
domenica 12 giugno dalle 7 alle 23.
In proposito si ricorda che:
- ai sensi dell'articolo 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000,
n. 28, recante "disposizioni per la parità d'accesso ai mezzi
d'informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per
la comunicazione politica",
dalla data di convocazione dei comizi referendari - cioè dal 7
aprile 2022 - e fino alla chiusura delle operazioni di voto
è vietato a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere
attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in
forma impersonale e indispensabili per l'efficace assolvimento
delle proprie funzioni;
- per legge, gli elettori italiani residenti all'estero voteranno
per corrispondenza, o potrannno venire a votare in Italia.
Il diritto di optare per il voto in Italia dovrà essere esercitato
entro il decimo giorno successivo all'indizione del referendum,
cioè
entro il prossimo 17 aprile 2022.
L'opzione dovrà pervenire all'Ufficio consolare operante nella
circoscrizione di residenza dell'elettore e potrà essere revocata
con le medesime modalità ed entro gli stessi termini previsti per
il suo esercizio.
Il modulo per esercitare l'opzione per l'esercizio del voto in
Italia, predisposto dal Ministero degli Affari esteri e della
Cooperazione Internazionale, potrà essere ritirato presso i
consolati oppure scaricato dal sito del proprio Ufficio consolare e
dal sito www.esteri.it.
Dal Palazzo del Governo, 11 aprile 2022.