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Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Livorno
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Comunicati Stampa

 

 Prefettura:demolizione ciminiere e tutela Riserva Orti Bottagone

Oggi il Prefetto Dionisi ed i vertici della Questura, del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri,  i referenti della Guardia di Finanza di Livorno e di Portoferraio,  dei Vigili del Fuoco di Livorno, della Capitaneria di Porto unitamente ai referenti della Regione Toscana, del Comune di Piombino, degli Uffici competenti Arpat, Usl Toscana  Nord Ovest, Oasi WWF e  della società Torre del sale  si sono riuniti in Prefettura per  le valutazioni inerenti la tutela avifaunistica della zona protetta dell'Oasi Orti Bottagone a Piombino e pianificare tutte le necessarie attività per procedere alla demolizione delle ciminiere alte 195 mt .

 

Il Prefetto Dionisi ha così iniziato la riunione: " la tutela delle aree protette è una priorità assoluta ed in questa riunione siamo pronti a conoscere le abitudini di tutte le specie che popolano la Riserva Naturale Regionale Padule Orti-Bottagone ed a pianificare tutte quelle  prescrizioni necessarie ed indispensabili alla preservazione dell'avifauna e dei mammiferi che vivono ormai da anni in questi luoghi "

Sono state esaminate tutte le caratteristiche di vita degli uccelli e degli animali che abitano la riserva, con una speciale attenzione sia alle caratteristiche dell'intervento programmato, che avrà breve durata, sia ai dissuasori che possono supportare eventuali comportamenti inusuali delle diverse specie.

Il Prefetto ha infatti dichiarato : "Sono molto contento di avere avuto occasione di conoscere da vicino le forme di vita della riserva e  di avere appreso che ci sono possibilità e strumenti per affiancare le specie nel momento della demolizione che sarà un evento diverso rispetto alle loro abituali giornate. Anche se l'operazione ha la durata di una decina di secondi ed è paragonabile ad un tuono, è significativo che tutte le componenti  oggi presenti si siano dichiarate disponibili a porre in essere  ogni attività necessaria per preservare l'intero habitat naturale"

Nel corso della riunione sono state valutate, inoltre, tutte le migliori condizioni  per attuare un intervento  in sicurezza che  garantisca la viabilità  e le attività della popolazione residente nonché gli orari delle aziende che operano nelle vicinanze dell'impianto ex Enel .

 

La vocazione turistica del territorio del comune di Piombino sarà senz'altro implementata dopo la demolizione di due ciminiere storiche "

Il Sindaco di Piombino sul punto ha, infatti; dichiarato: " L'area della centrale di Tor del Sale - dichiara il sindaco di Piombino Francesco Ferrari - è un simbolo della riqualificazione che la nostra città sta attraversando: un'area industriale che, smantellata e bonificata, si trasforma in una struttura turistico ricettiva. Le due ciminiere, in particolare, appartengono a una Piombino che non rivolgeva particolare attenzione alla tutela dell'ambiente e del paesaggio: il loro abbattimento è l'espressione di una città che cambia ".

Il Prefetto ha concluso l'incontro con soddisfazione: " Esprimo grande apprezzamento per il contributo da tutti manifestato nella  riunione di oggi  per pianificare una operazione  di pochissimi secondi  e salvaguardare le specie protette e la riserva, come luogo di  grande valore ambientale e faunistico che caratterizza questa provincia e buona parte del territorio della Regione Toscana. Compito delle istituzioni, e di quella statale in particolare, è quello di provvedere ad azioni mirate  ai cambiamenti che i tempi impongono, quale il progresso tecnologico e le nuove infrastrutture industriali che consentono la dismissione dell'ex impianto Enel, in armonia con il patrimonio naturalistico esistente e  nel rispetto della tutela dell'ambiente"

 

 
 
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 Prefetto e vertici FF.OO. pianificano le misure a tutela del territorio

Oggi il Prefetto Dionisi ed i vertici della Questura, del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza  di Livorno si sono riuniti in Prefettura per pianificare i prossimi interventi sul campo.

Sono stati analizzati i dati relativi alla pubblicazione LAB Sole 24 Ore inerenti l'indice della criminalità 2024 nel territorio livornese in cui risultano 4.743,9 Denunce/100mila ab.  e 15.464 Denunce totali  con un rank di  riferimento  al 10° posto tra le province italiane (rispetto all'8° posto dell'anno precedente).

Il Prefetto Dionisi ha dichiarato: " I dati rilevati attraverso l'indice della criminalità dal 2022 al 2023  vedono  una significativa diminuzione delle denunce che ci consente di affinare gli strumenti di pianificazione e di proseguire con le misure di contrasto alla criminalità, soprattutto la microcriminalità, che vede coinvolti i cittadini, perché siamo nella giusta direzione.

Il risultato della dell'incremento dei reati scoperti (2547 anziché 2311) è sicuramente dovuto, in primo luogo, all'impegno costante  delle Forze dell'Ordine che svolgono tutte un grande lavoro di intelligence nonchè di presidi mirati  del territorio che consentono di individuare i soggetti che pongono in essere condotte delittuose e di assicurarli alla giustizia"

  Un ruolo viene giocato senza dubbio dalla vocazione di molte città italiane quale quella turistica. Riguardo alcune valutazioni espresse in vari commenti il Prefetto ha così osservato :"

" Sono abbastanza perplesso del metodo di interpretazione dei dati, perché Livorno è una città turistica e come tale risulta  una delle città italiane dove il flusso di persone presenti, magari per pochissimo tempo prima di imbarcarsi di nuovo sulle navi da crociera,  sono sufficienti a creare un movimento molto più incidente rispetto ai residenti ed a provocare un numero ulteriore di denunce  per tutti quei reati predatori, ormai  tristemente noti ai turisti ma che non tolgono al territorio  il suo alto livello qualitativo di vita"

 Riguardo focus particolari di delitti denunciati quali, ad esempio, le estorsioni è emerso che sono   riconducibili non a fenomeni di criminalità organizzata, bensì maturate, spesso, in contesti familiari che soffrono disagi o difficoltà dovute, a volte, a situazioni che necessitano di aiuto e supporto più che di sola repressione. Così come alcuni reati di natura sessuale che, denunciati, sono sicuramente il risultato dell'espressione di fiducia delle persone coinvolte nelle istituzioni, negli enti ed in tutte  quelle componenti associative  che fungono da anello di congiunzione con la collettività nel sostenere  numerosi e specifici percorsi di recupero e di sostegno.          

Nel corso dell'incontro, è emerso che la comunità livornese è ispirata alla partecipazione alla vita sociale, economica e lavorativa del proprio territorio e che è molto attenta e sensibile ad ogni segnale di turbamento della tranquillità e  della serenità che sono alla base della società civile.

Il Prefetto ha infatti ribadito:" il tessuto sociale di questa provincia è sano, vitale, cooperativo con le istituzioni nel raggiungimento di alti standard di qualità della vita. Le denunce di reati  ci attestano che, oltre alla fiducia che le FF. OO si sono conquistate con la vicinanza alla popolazione, è la stessa collettività che ha maturato una consapevolezza nell'impegno fondamentale dei cittadini. "

" E' un segnale importante quello che arriva dalla società civile perché si fonda anche su nuove esigenze di vita e di incontro, di formazione e di espressione dei bisogni, di nuove capacità e progressi che ci pongono sfide adeguate ai nuovi fenomeni tra i quali le reti internet e le frodi informatiche ."

Sono stati calendarizzati i primi impegni che il Prefetto intende portare avanti: " E' proprio in riferimento alla percezione di sicurezza dei cittadini livornesi  e per poter guadagnare nelle classifiche nazionali ulteriori posizioni nella qualità della vita che lunedì 23 settembre p.v., è stato convocato un  Comitato ordine e sicurezza pubblica insieme al Sindaco di Livorno per pianificare, dal punto di vista operativo, le azioni più idonee per affrontare le problematiche del territorio e per promuovere e concordare tutte le iniziative  volte all'attuazione della sicurezza c.d. partecipata  ma anche per  programmare interventi idonei a contrastare le nuove forme di criminalità"

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 Prefetto e vertici FF.OO. pianificano le misure a tutela del territorio

Oggi il Prefetto Dionisi ed i vertici della Questura, del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza  di Livorno si sono riuniti in Prefettura per pianificare i prossimi interventi sul campo.

Sono stati analizzati i dati relativi alla pubblicazione LAB Sole 24 Ore inerenti l'indice della criminalità 2024 nel territorio livornese in cui risultano 4.743,9 Denunce/100mila ab.  e 15.464 Denunce totali  con un rank di  riferimento  al 10° posto tra le province italiane (rispetto all'8° posto dell'anno precedente).

Il Prefetto Dionisi ha dichiarato: " I dati rilevati attraverso l'indice della criminalità dal 2022 al 2023  vedono  una significativa diminuzione delle denunce che ci consente di affinare gli strumenti di pianificazione e di proseguire con le misure di contrasto alla criminalità, soprattutto la microcriminalità, che vede coinvolti i cittadini, perché siamo nella giusta direzione.

Il risultato della dell'incremento dei reati scoperti (2547 anziché 2311) è sicuramente dovuto, in primo luogo, all'impegno costante  delle Forze dell'Ordine che svolgono tutte un grande lavoro di intelligence nonchè di presidi mirati  del territorio che consentono di individuare i soggetti che pongono in essere condotte delittuose e di assicurarli alla giustizia"

  Un ruolo viene giocato senza dubbio dalla vocazione di molte città italiane quale quella turistica. Riguardo alcune valutazioni espresse in vari commenti il Prefetto ha così osservato :"

"Sono abbastanza perplesso del metodo di interpretazione dei dati, perché Livorno è una città turistica e come tale risulta  una delle città italiane dove il flusso di persone presenti, magari per pochissimo tempo prima di imbarcarsi di nuovo sulle navi da crociera,  sono sufficienti a creare un movimento molto più incidente rispetto ai residenti ed a provocare un numero ulteriore di denunce  per tutti quei reati predatori, ormai  tristemente noti ai turisti ma che non tolgono al territorio  il suo alto livello qualitativo di vita"

 

Riguardo focus particolari di delitti denunciati quali, ad esempio, le estorsioni è emerso che sono   riconducibili non a fenomeni di criminalità organizzata, bensì maturate, spesso, in contesti familiari che soffrono disagi o difficoltà dovute, a volte, a situazioni che necessitano di aiuto e supporto più che di sola repressione. Così come alcuni reati di natura sessuale che, denunciati, sono sicuramente il risultato dell'espressione di fiducia delle persone coinvolte nelle istituzioni, negli enti ed in tutte  quelle componenti associative  che fungono da anello di congiunzione con la collettività nel sostenere  numerosi e specifici percorsi di recupero e di sostegno.          

Nel corso dell'incontro, è emerso che la comunità livornese è ispirata alla partecipazione alla vita sociale, economica e lavorativa del proprio territorio e che è molto attenta e sensibile ad ogni segnale di turbamento della tranquillità e  della serenità che sono alla base della società civile.

Il Prefetto ha infatti ribadito:" il tessuto sociale di questa provincia è sano, vitale, cooperativo con le istituzioni nel raggiungimento di alti standard di qualità della vita. Le denunce di reati  ci attestano che, oltre alla fiducia che le FF. OO si sono conquistate con la vicinanza alla popolazione, è la stessa collettività che ha maturato una consapevolezza nell'impegno fondamentale dei cittadini. "

" E' un segnale importante quello che arriva dalla società civile perché si fonda anche su nuove esigenze di vita e di incontro, di formazione e di espressione dei bisogni, di nuove capacità e progressi che ci pongono sfide adeguate ai nuovi fenomeni tra i quali le reti internet e le frodi informatiche ."

Sono stati calendarizzati i primi impegni che il Prefetto intende portare avanti: " E' proprio in riferimento alla percezione di sicurezza dei cittadini livornesi  e per poter guadagnare nelle classifiche nazionali ulteriori posizioni nella qualità della vita che lunedì 23 settembre p.v., è stato convocato un  Comitato ordine e sicurezza pubblica insieme al Sindaco di Livorno per pianificare, dal punto di vista operativo, le azioni più idonee per affrontare le problematiche del territorio e per promuovere e concordare tutte le iniziative  volte all'attuazione della sicurezza c.d. partecipata  ma anche per  programmare interventi idonei a contrastare le nuove forme di criminalità"

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 Incontro del Prefetto con il Presidente della Comunità Ebraica Mosseri

 

Oggi il Presidente della Comunità Ebraica Mosseri è stato ricevuto dal Prefetto Dionisi.

L'incontro si è svolto con grande cordialità, ispirato alla massima apertura ed alla condivisione degli alti ideali costituzionali della libertà religiosa di ogni cittadino, della tutela di ogni confessione, come sancito dalla Carta Costituzionale, e, soprattutto, della libertà di espressione del proprio credo che si manifesta nel diritto di partecipazione di ogni persona nel territorio italiano a tutte le cerimonie religiose con ogni garanzia di sicurezza.

E' stato condiviso il costante impegno delle Forze dell'Ordine unito anche alle Forze armate che, quotidianamente, svolgono le funzioni di controllo, di prevenzione e di tutela della Sinagoga e di tutti i cittadini che la frequentano. 

Il Prefetto Giancarlo Dionisi  ha dichiarato:

" E' fondamentale l'impegno delle Forze dell'Ordine  e dell'esercito italiano che viene garantito, nel territorio livornese, con grande spirito di dedizione e di costante attenzione, alla Sinagoga ed a tutti coloro che liberamente esprimono il loro credo e partecipano alle cerimonie ed alle varie  festività "

Ha poi proseguito il Prefetto : "Desidero esprimere una sincera gratitudine alle FF.OO. ed all'Esercito perché con il loro lavoro riescono ad assicurare la pace sociale e la civile convivenza in questo territorio."

Dal suo  recente insediamento, nel luglio scorso, il Prefetto Dionisi, ha potuto già riconoscere il grande spirito di tolleranza e di rispetto delle libertà,  profondamente radicati nel territorio livornese , segnali di grande umanità e civiltà, dichiarando :" Mi sento di affermare, convintamente, che la città di  Livorno e tutte le sue Istituzioni sono al fianco della comunità ebraica, che qui vive e lavora serenamente, perfettamente integrata da più di 500 anni. La capacità di inclusività, accoglienza e senso di comunità dei livornesi è indiscussa e indiscutibile."
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 Il Prefetto Dionisi incontra il Direttore Generale A.S.L. Nord Ovest Dott.ssa Casani

Oggi il Prefetto ha incontrato il Direttore Generale della A.S.L. Nord Ovest Dott.ssa Letizia  Casani.

Iniziata una importante sinergia tra l'Ufficio Territoriale del Governo e l'Azienda sanitaria. Sono stati condivisi temi fondamentali dalla tutela della salute dei cittadini  alla sicurezza degli operatori del comparto sanitario.

Proprio in riferimento alle aggressioni subite dal personale dipendente della A.S.L. si è concordata una linea di intervento comune con la costituzione di un Tavolo  di lavoro permanente  che sarà tecnico- operativo  e finalizzato , come primo punto, alla formazione di un Protocollo d'intesa da sottoscrivere in tempi brevi.

Il Prefetto Giancarlo Dionisi  ha dichiarato:

 " Ritengo molto importante la collaborazione avviata con la Direttrice Generale della A.S.L. Toscana Nord-Ovest, che ringrazio per la particolare sensibilità istituzionale dimostrata anche con riferimento al preoccupante fenomeno delle violenze, aggressioni, minacce e similari nei confronti del personale sanitario e socio-sanitario. I dati, in allarmante crescita, ci dicono che la maggior parte di questi fatti avviene in case di cura e ospedali e a essere più colpite sono le donne."

In tal senso il Prefetto ha sottolineato l'importanza della vicinanza delle Istituzioni: " Il personale sanitario in generale e in particolare quello che ha contatti più continuativi con l'utenza è maggiormente esposto ad atti di violenza e aggressioni sul posto di lavoro. La violenza è estremamente distruttiva ed ha un impatto negativo non solo sulla persona, ma anche sulla vita professionale. Gli effetti della violenza non si esauriscono all'interno dell'evento ma possono impattare negativamente sulle prestazioni sanitarie e sul clima lavorativo creando un disagio che si riverbera nel tempo e nel contesto, coinvolgendo altresì gli altri operatori e danneggiando anche gli standard, qualitativi e quantitativi, del servizio prestato ai cittadini.

Dobbiamo costruire un rapporto di alleanza tra Istituzioni, cittadini e operatori sanitari: vogliamo che medici, infermieri, operatori sociosanitari non siano visti come nemici da aggredire, ma come professionisti che si prendono cura della salute di tutti noi ".

Nell'esporre il concreto piano di lavoro  concordato con il Direttore Generale il Prefetto ha dichiarato : "Abbiamo convenuto sulla necessità di creare una forte e concreta sinergia tra Prefettura, Forze di Polizia e A.S.L., per risolvere questo problema nella provincia di Livorno, e il Tavolo di lavoro, che lavorerà in maniera permanente nell'Ufficio Territoriale del Governo, servirà proprio a mettere a confronto le Istituzioni, anche quelle locali, in grado di contribuire, ognuno per la parte di competenza, ad affrontare ogni  altro aspetto del fenomeno."

Infine, sul necessario coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori Il Prefetto Dionisi ha concluso : "A breve mi riprometto di incontrare le rappresentanze sindacali del settore sanitario per ascoltare le legittime esigenze di tutela del loro lavoro che va preservato da qualsiasi turbativa possa mettere in difficoltà gli operatori, condizionandone la loro tranquillità personale e il livello della prestazione lavorativa."

 

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 Il Prefetto Dionisi interviene sulle aggressioni ai sanitari A.S.L.

 
In merito agli ultimi episodi di aggressione, sia verbale che fisica, presso gli ospedali livornesi, il Prefetto Giancarlo Dionisi interviene:

 

" Sono molto preoccupato per l'escalation che sta assumendo questo esecrabile fenomeno, di fronte al quale serve una risposta forte e immediata. Ringrazio la Polizia di Stato, oltre che le altre forze dell'ordine, per il pronto e risolutivo intervento.

Ma comprendo anche lo stato di animo dei sanitari - medici e infermieri - che lavorano in condizioni di allarme e di paura assolutamente inaccettabili.

Nei prossimi giorni incontrerò la Direttrice Generale della A.S.L. Nord-Ovest Toscana, con la quale affronterò la questione, per individuare e attivare gli strumenti più efficaci per prevenire e contrastare questi fatti criminosi.

Occorre un approccio sinergico al problema e, in tale ottica, spero di poter concordare e sottoscrivere un protocollo operativo tra Prefettura e A.S.L. per stabilire le "regole di ingaggio" più efficaci."

Confermando la consolidata validità dello strumento tecnico dei protocolli d'intesa, ha proseguito il Prefetto: "Credo che la collaborazione tra le Forze di polizia e la A.S.L. debba essere costante e improntata alla massima operatività, snellendo e velocizzando le procedure di comunicazione, sia in fase di prevenzione degli eventi sia nella reazione al fatto criminoso, momento che deve essere il più rapido possibile.

Occorre fornire risposte, non solo celeri, ma soprattutto in grado di creare le più efficaci condizioni di deterrenza verso chi intende anche soltanto alzare la voce."

Il Prefetto ha poi sottolineato l'importanza dell'ascolto delle categorie interessate attraverso le loro rappresentanze e si è impegnato in tal senso dichiarando :" A seguire, voglio incontrare anche le organizzazioni sindacali del mondo sanitario per ascoltare le loro legittime esigenze e aspettative."

Il Prefetto, inoltre, ha evidenziato la centralità del COSP con la partecipazione dei Sindaci : "Ovviamente, ogni determinazione sarà assunta in seno al comitato ordine e sicurezza pubblica, anche alla presenza dei sindaci dei comuni interessati."

Infine un appello ad istituzioni, cittadinanza ed a tutte le componenti della società civile ad una  riflessione sui valori della vita e della salute  e ad una partecipazione sentita : " Non dobbiamo permettere che la maleducazione, l'aggressività e la violenza possano minimamente condizionare la missione che quotidianamente medici e personale sanitario adempiono a favore dei malati.

Non se lo può permettere un Paese democratico che deve tutelare il lavoro e deve assicurare le cure mediche a tutti, in eguale misura".  

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