F.A.Q.
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Quesito
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Domanda:
[22/08/2016 13:03] Buona sera;non si può fare qualcosa per i venditori abusivi sulle spiaggie? Non si riesce neanche a camminare sul bagnasciuga tanto invaso dal loro mercatini abusivi;non penso non si possa fare niente;vedo che tutti gli anni persiste questo problema,credo si può migliorare;già segnalato al comune di Comacchio. Grazie. Roberto Martino.
Risposta:Gentile cittadino, l'attività di contrasto al fenomeno della contraffazione e dell'abusivismo commerciale è una delle priorità delle attività delle forze di polizia durante la stagione estiva , ed infatti fin dal mese di aprile viene predisposto un articolato piano di interventi coordinati di prevenzione e repressione cui concorrono le Forze di Polizia statuali e la Polizia Locale unitamente al Corpo Forestale dello Stato e la Capitaneria di Porto . Servizi di controllo del territorio quindi vengono regolarmente attuati , anche a livello interprovinciale ( congiuntamente cioè su tutta la riviera emiliano-romagnola) e nei mesi estivi opportunamente incrementati tramite anche le unità di rinforzo - per la verità ogni anno sempre di meno - inviate dal Ministero dell'Interno per il presidio del territorio. Si aggiunge l'attività info-investigativa finalizzata all'individuazione dei canali di afflusso delle merci contraffatte. Sul piano dei risultati sono molte le operazioni di sequestro di merci contraffate ed abusivamente poste in commercio che anche tramite la stampa locale vengono opportunamente segnalate. Sulle spiagge è ormai da qualche anno attivo un progetto che vede impegnate guardie volontarie e polizia locale con un presidio fisso sull'arenile (itinerante sui sette lidi di Comacchio)con lo scopo di sensibilizzare turisti e cittadini per un consumo consapevole nonché sulle conseguenze giuridiche e sociali connesse all'acquisto di merce contraffatta.Il presidio costituisce un forte deterrente all'insediamento di abusivi e la presenza anche di una pattuglia mobile di Polizia Municipale consente di allargare l'area di controllo del presidio fisso. Detto questo, 30 chilometri di costa sono difficili da controllare minuziosamente con le risorse a disposizione su un territorio ove le priorità di prevenzione - considerato che la popolazione decuplica durante la stagione estiva - riguardano anche altri ambiti non meno importanti:prevenzione dello spaccio di stupefacenti e degli atti cd di criminalità diffusa :furti ,rapine e truffe , vigilanza di prevenzione sulle tante manifestazioni e mercati rionali che animano il litorale. Si può senz'altro fare ancora meglio ed è assolutamente fondamentale coinvolgere cittadini e turisti sulla responsabilità di ciascuno in materia di prevenzione: non acquistare favorirebbe certo la diminuzione del fenomeno.
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Domanda:
[22/10/2010 13:48] Vorrei sapere come posso fare ed eventualmente se esiste della modulistica per poter proporre ricorso di un verbale di contestazione del 13.10.2010.
Grazie.
L' Amministrazione
Risposta:SI, CERTAMENTE, CLICCANDO ALLA VOCE "COME FARE " IN "SERVIZI AL CITTADINO", DEL SITO PREFETTURA DI FERRARAR,ENTRANDO NELLA VOCE RICORSI AL CODICE DELLA STRADA POTRA' TROVARE UN FAC-SIMILE PER EFFETTUARE IL RICORSO.
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Domanda:
[02/02/2010 13:19] Gentile Sig./a,
sto cercando di ottenere il tesserino di proiezionista cinematografico, rilasciato unicamente dalle Prefetture delle varie province. Poiché la residenza del candidato non ne pregiudica il diritto a partecipare ad esami anche esterni alla sua provincia d' appartenenza - e poiché nella mia città non si vede alcun esame all' orizzonte - mi chiedevo se magari Voi non ne aveste indetto uno. Sarei in tal caso molto interessato a sapere le modalità d' iscrizione all' esame e la data del medesimo.
La ringrazio cordialmente per qualsiasi informazione utile,
Cordialmente,
Risposta:Gentile Signore, mi spiace comunicarLe che la Prefettura di Ferrara ha appena concluso la sessione d'esami per l'abilitazione ad operatore cinematografico di cabina. Gli esami si sono svolti, infatti, in data 17 e 18 dicembre 2009. Se lo ritiene opportuno può iscriversi per la prossima sessione d'esami che si tiene abitualmente a fine anno. In tal caso può inoltrare istanza in bollo alla scrivente. Cordiali saluti Mara MASELLI Segretaria della Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo
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Domanda:
[27/10/2009 13:00] Egr. Sig. Prefetto,
mio marito vorrebbe dare il suo cognome, ovviamente in aggiunta, a mio figlio che ho avuto dal primo matrimonio. Mio figlio è stato cresciuto da lui dall'età di sette anni e lo ha subito voluto chiamare papà, in quanto il padre biologico non era presente.Abbiamo formato la nostra famiglia nel 1980 e nel 1981 abbiamo avuto un figlio insieme. Nel 1987 ci siamo sposati in comune. Ora sarebbe grande desiderio di mio marito il quesito che Le ho posto, come è possibile fare? Mio (nostro) figlio ora ha 37 anni e nostro figlio ne ha 28. Grazie se potrà rispondermi.
Cordialità.
Risposta:Gentile Signora, Suo figlio potrà presentare in merito un'istanza motivata di cambiamento del cognome ai sensi degli articoli 84 e seguenti del DPR 3 novembre 2000, n. 396, utilizzando la modulistica reperibile su questo stesso sito. La manifestazione di volontà di Suo marito potrà formare oggetto di un atto di assenso da allegare all'istanza medesima. Quest'Ufficio resta ovviamente a disposizione per fornire assistenza al riguardo (si invita a contattare telefonicamente la sig.ra Melania Garofalo per un appuntamento - tel. 0532-294464 - e-mail melania.garofalo@interno.it). Cordiali saluti.
Scrivi all'Ufficio Depenalizzazione
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Domanda:
[15/02/2010 10:53] Buongiorno,
ho visitato il vostro sito, in particolare la pagina relativa all'indicazione di strade comunali, provinciali ecc...dove risulta ammesso collocare sistemi di controllo della velocità senza altresì fermare immediatamente il veicolo. Sulla pagina non sono però riuscita a recuperare queste informazioni per il comune di Argenta ed in particolare per quanto riguarda la sua frazione di Santa Maria Codifume. Come posso fare ad ottenere detto elenco?
In attesa di Vostro riscontro,
Distinti saluti
Risposta:nella pagina documenti del sito Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Ferrara, alla voce autovelox potrà trovare l'elenco dei tratti stradali in cui è possibile collocare postazioni fisse di rilevamento della velocità. cordialmente
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Domanda:
[13/05/2009 09:19] Desidereri conoscre il testo del decreto del Prefetto n. 11570/2002/2 Sett. Dep. del 4/11/2002 integrato il 6/6/2003.
Grazie e distinti saluti.
Risposta:Con riferimento alla Sua richiesta Le comunico che per poter consultare e scaricare agevolmente le ordinanze prefettizie che Ella richiede, potrà collegarsi al sito della Prefettura di Ferrara ove nella Home page troverà in basso a sinistra la voce DOCUMENTI e sottovoce Autovelox.
Scrivi all'Ufficio Patenti
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Domanda:
[07/05/2009 11:56] alla cortese attenzione del prefetto,
in data 23-06-2009 mi sarà rilasciata la patente di guida da codesta prefettura,siccome impossibilitato a recarmi in tale sede,perchè risiedente in lecce,vorrei sapere se fosse possibile averla in tale data negli uffici del comando dei carabinieri di calimera(le).in attesa di una vostra gentile risposta,porgo i miei saluti
Risposta:Con riferimento alla Sua richiesta si precisa che codesta Prefettura attua da tempo la procedura di restituzione delle patenti ai cittadini residenti fuori provincia, tramite l'invio del documento sospeso al Comando del luogo di residenza che provvederà alla sua consegna all'interessato. Pertanto allo scadere dei termini di sospensione Ella potrà rivolgersi al citato Organo per la definizione della pratica in oggetto. Cordialmente
Scrivi al Prefetto
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Domanda:
[07/03/2022 09:47] Buongiorno la Struttura:RB della stazione con partitaIVA:01950360386,si rende disponibile in caso di necessità per l,hospitalita dei profughi ucraini. Grazie .
Da Raphael Elias Ndayisenga
Risposta:Si richiede Si richiede contatto telefonico ed indirizzo della struttura grazie
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Domanda:
[14/09/2010 11:26] In questi giorni mi sono recata presso gli uffici del Comune di S.Agostino per chiedere il rilascio del contrassegno invalidi per mia madre, invalida totale, come certoificato da verbale di accertamento di valutazione medico-legale. La visita è stata effettuata presso l'unità operativa di medicina legale dell'azienda USL di Ferrara, provincia nella quale risiede l'invalida.
In Comune mi hanno detto che
1-devo produrre domanda al Sindaco
2-devo far sottoporre mia madre ad una visita presso il servizio di igiene pubblica, che certifichi la sua invalidità.
Al mio insistere sul fatto che la certificazione c'è già, mi hanno risposto che la legge è questa ed è inutile discutere.
Io allora ho effettuato ricerche sulle leggi per il rilascio del suddetto contrassegno ed ho trovato, come riferimenti, l'art. 381 del DPR n. 495 del 16 Dic. 1992 che, come certamente Lei saprà, ai commi 2 e 3 cita testualemnte: " Per la circolazione e la sosta dei veicoli a servizio delle persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, il sindaco rilascia apposita autorizzazione in deroga, previo specifico accertamento sanitario. L'autorizzazione è resa nota mediante l'apposito «contrassegno invalidi» di cui alla figura V.4. Il contrassegno è strettamente personale, non è vincolato ad uno specifico veicolo ed ha valore su tutto il territorio nazionale. L'indicazione delle strutture di cui al comma 1 deve essere resa nota mediante il segnale di «simbolo di accessibilità» di cui alla figura V.5.
3. Per il rilascio della autorizzazione di cui al comma 2, l'interessato deve presentare domanda al sindaco del comune di residenza, nella quale, oltre a dichiarare sotto la propria responsabilità i dati personali e gli elementi oggettivi che giustificano la richiesta, deve presentare la certificazione medica rilasciata dall'ufficio medico-legale dell'Unità Sanitaria Locale di appartenenza, dalla quale risulta che nella visita medica è stato espressamente accertato che la persona per la quale viene chiesta l'autorizzazione ha effettiva capacità di deambulazione sensibilmente ridotta. L'autorizzazione ha validità 5 anni. Il rinnovo avviene con la presentazione del certificato del medico curante che confermi il persistere delle condizioni sanitarie che hanno dato luogo al rilascio. Conservano la loro validità le autorizzazioni e i corrispondenti
già rilasciati. All'atto del rinnovo, il contrassegno dovrà essere adeguato alle presenti norme." L'art. 188 del codice della strada afferma solamente che per ottenre il contrassegno è necessario far domanda al Sindaco e seguire le procedure da esso indicate. Io allora mi sono nuovamente presentata presso gli uffici comunali col certificato di mia madre, ho fatto notare che possiede tutte le caratteristiche richieste dall'art. 381 e precisamente: 1. è stato rilasciato dall'ufficio medico legale dell' USL di appartenza 2. è stato rilasciato in seguito a visita medica 3. è espressamente accertato che la persona interessata ha capacità di deambulazione ridotta. Mi è stato risposto che questa certificazione non va bene perchè non riporta il motivo per cui è stata rilasciata e che per ottenerlo non posso far altro che sottoporre mia madre ad un'ulteriore visita perchè il codice della strada richiede l'utilizzo dell'altro modello e non di questo. Io allora ho chiesto di parlare col Sindaco, che però non c'era e alla quale orsa scriverò una mail, ma mi è stato detto che comunque nemmeno il sindaco non potrà farci nulla perchè sono disposizioni del codice della strada (che peraltro io non ho trovato) e che solo il Prefetto ha il potere, emanando una circolare, di cambiare le cose. Ecco perchè scrivo a Lei, anche se, secondo me tutto sarebbe moto più semplice: basterebbe che il Sindaco disponesse che il certificato d'invalidità,lo stesso che permette di avere l'assegno di accompagnamento, di usufruire della riduzione dell'orario di lavoro (l.104), di avere a titolo gratuito tutti i sussidi necessari quali carrozzina, pannoloni, ecc, vale anche per ottenere il contrassegno invalidi. A mio parere sarebbe, oltre che semplicemente giusto ed assolutamente in regola con le disposizioni di legge, anche un atto di civiltà: renderebbe meno complicata la vita dei disabili e dei loro familiari! In attesa di risposta, la ringrazio per la cortese attenzione Maria Cristina Tartari Risposta:Gentile Signora Tartari, in merito alle Sue osservazioni è opportuno fare alcune precisazioni. Avendo giustamente individuato la normativa applicabile per il rilascio dell'autorizzazione in deroga per la circolazione e la sosta dei veicoli a servizio delle persone invalide,avrà sicuramente verificato che il Codice della Strada ed il relativo Regolamento di esecuzione prevedono che il presupposto per il rilascio della suddetta autorizzazione è "la capacità di deambulazione sensibilmente ridotta" dichiarata tramite uno "specifico accertamento sanitario".La condizione prescritta non è dunque l'accertata invalidità ma la capacità di deambulazione sensibilmente ridotta. Lei potrà contestare-e così sarà nel suo caso-che le due cose sono "ovviamente"l'una il presupposto dell'altra.Ma così non è in ogni ipotesi:una invalidità ,anche grave,può non comportare una riduzione della capacità di deambulazione,così come una ridotta capacità di deambulazione non sempre è sinonimo di invalidità. Converrà dunque che non si può pretendere che sia un ufficio tecnico quale l'ufficio di polizia municipale cui Lei si è rivolta a dover desumere dal verbale di accertamento di valutazione medico-legale dell'invalidità,compilato dall'apposita Commissione medica-presentato in Comune-la grave difficoltà di deambulazione. Questa è la ragione della richiesta avanzataLe di produrre lo specifico certificato rilasciato dal servizio di igiene pubblica. Cionondimeno Lei ha ragione nell'evidenziare l'opportunità di una semplificazione delle procedure burocratiche per entrare in possesso del permesso di sosta e di circolazione per invalidi. In alcune province,con appositi accordi tra asl ed enti locali,si è convenuto che l'atto di certificazione necessario all'ottenimento del permesso è redatto,in presenza dei requisiti,contestualmente al verbale di invalidità:una sola visita per la persona portatrice di handicap,con una riduzione dei tempi necessari e dei disagi(spostamenti e code agli sportelli per la prenotazione,oneri economici). Anche presso la nostra ASL,su espressa richiesta dell'utente,la Commissione medica che accerta l'invalidità potrebbe valutare,laddove il Presidente ne ravvisi le condizioni,di rilasciare anche il certificato che attesta la grave difficoltà alla deambulazione. Tuttavia-apprese informazioni direttamente presso la segreteria della commissione per Lei di competenza,quella di Cento-si tratta di casi eccezionali,e comunque ,per Sua madre nello specifico,non "sanabili" successivamente. Nella speranza di averLe chiarito i termini della questione,si tiene a precisare che il Prefetto ,non essendo un "podestà",non può "emanando una circolare,cambiare le cose". Può invece sicuramente-come farà-segnalare il problema ai Sindaci della provincia ,ed in primis al Suo Sindaco,ed alla direzione asl affinchè con un adeguato coordinamento di uffici e servizi possano essere ridotti i disagi per i cittadini.Viceprefetto Pinuccia Niglio
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