Ordine e Sicurezza Pubblica
Il Prefetto tutore della sicurezza e dell'ordine pubblico nel territorio provinciale
Al Ministero dell'Interno è attribuita la responsabilità della
tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e, come tale, è
autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza. Alle sue dipendenze è
collocato il complesso di uffici definito come Amministrazione
della
Pubblica Sicurezza
: ne fanno parte a livello centrale il Dipartimento della Pubblica
Sicurezza ed a livello provinciale e locale le autorità di Pubblica
Sicurezza ed il personale che da queste dipende.
A livello provinciale la figura del Prefetto è caratterizzata da un
duplice ruolo: egli, infatti, è preposto all'attuazione delle
direttive ministeriali ed al coordinamento delle forze di polizia,
ed è anche responsabile provinciale dell'ordine e della sicurezza
pubblica.
Il Prefetto predispone, in attuazione delle direttive ministeriali,
piani coordinati di controllo del territorio
, che i responsabili delle forze di polizia devono attuare.
Nella formulazione di questi, come più in generale nell'attuazione
dell'attività di coordinamento delle forze di polizia, il Prefetto
si avvale del
Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica
, organo consultivo del quale fanno parte il Questore, il
Comandante Provinciale dei Carabinieri ed il Comandante il Gruppo
Guardia di Finanza, la cui composizione, allargabile anche a
soggetti esterni all'Amministrazione della pubblica sicurezza,
contribuisce a rendere trasparente la natura della funzione
prefettizia.
Del Comitato fa parte anche il Sindaco che è chiamato a collaborare
negli ambiti di competenza dell'ente locale per il migliore
espletamento della funzione della sicurezza pubblica. La
salvaguardia dell'ordine pubblico va oltre un'attività di tipo
repressivo per estendersi fino a ricomprendere ogni determinazione
capace di evitare l'insorgere di conflitti ed il loro degenerare in
episodi di turbativa.
In tal modo tutelare l'ordine pubblico significa soprattutto
prevenire le cause che potrebbero incrinarlo.
In questo scenario si colloca il ruolo fondamentale del Prefetto al
servizio delle istituzioni e del cittadino.
Tutela dell'ordine pubblico, quindi, come prevenzione degli atti
collettivi di violenza e di arbitrio, ma anche come garanzia
dell'ordine sociale, dell'armonico sviluppo dei rapporti nel mondo
del lavoro, dell'impresa e della scuola, come quieto svolgimento
della vita comunitaria in tutte le sue manifestazioni d'ordine
economico, culturale, volontaristico etc.
In estrema sintesi il
compito fondamentale dell'autorità di pubblica sicurezza è di
garantire le condizioni di pace sociale
, impedendo il concretizzarsi dei fattori che potenzialmente la
minacciano, prima ancora che eliminando gli stati di turbativa già
in atto.
Ciò comporta la necessità per il Prefetto di un continuo contatto
con tutti i livelli istituzionali e sociali, un lavoro paziente di
tessitura di rapporti e di intese equilibrato e lungimirante, una
attenzione costante ad emergenti tensioni sociali e conflitti,
mirato ad attivare, ove necessario, interventi ed iniziative idonee
a garantire il normale svolgimento della vita di relazione e la
libera operatività delle istituzioni.
Tra i principali provvedimenti di competenza del Prefetto come
autorità provinciale di Pubblica Sicurezza la attribuzione della
qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza agli appartenenti alle
Forze di Polizia Municipale, il rilascio dei porti d'arma corta per
difesa personale, l'autorizzazione a gestire Istituti di Vigilanza
(e ad approvarne la nomina delle Guardie Giurate) ed Agenzie
Investigative e varie autorizzazioni in materia di impiego di
esplosivi, l'istruttoria su istanze di contribuzione statale in
favore di comuni a sostegno di attività verso i minori soggetti a
rischio di coinvolgimento in attività criminose, la potestà di
espulsione degli stranieri.
Nell'ambito della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica si
inquadrano anche le competenze del Prefetto in materia di lotta
alla droga, che si estrinseca in un'attività di recupero del
tossicodipendente.
Data pubblicazione il 26/09/2006
Ultima modifica il 23/08/2007 alle 09:47
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