Si è tenuta questa mattina, nel Palazzo del Governo di Barletta, la
cerimonia di celebrazione del Giorno della Memoria, in ricordo
dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei
deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Dopo l'esecuzione dell'Inno Nazionale a cura degli studenti del
Liceo Classico, delle Scienze Umane e Musicale "Alfredo Casardi" di
Barletta (diretti dal prof. Lorenzo Mannarino, accompagnati dal
prof. Antonio Mastrapasqua ed al violino la prof.ssa Oksana
Svekla), che nel corso della giornata hanno eseguito anche alcuni
brani commemorativi del Giorno della Memoria, il Prefetto di
Barletta Andria Trani Rossana Riflesso e le autorità presenti hanno
consegnato le Medaglie d'Onore a dieci cittadini italiani militari
e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al
lavoro coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei
deceduti.
Nel corso della mattinata è stata inaugurata la Mostra "Luci dalla
Cenere", promossa dalla Fondazione Istituto di letteratura musicale
concentrazionaria e dal Comune di Barletta, un'esposizione di opere
d'arte (dipinti e incisioni) facenti parte della collezione donata
dal poeta, scrittore e storico genovese Roberto Malini alla
Fondazione di Barletta, con opere realizzate da artisti ebrei
scomparsi nella Shoah o sopravvissuti ai Campi di sterminio. La
mostra, allestita al piano terra della Prefettura, sarà visitabile
a partire da questo pomeriggio, dalle ore 16.30 alle ore 19.30 e
nelle giornate di sabato e domenica, dalle ore 10.30 alle ore 12.30
e dalle ore 16.30 alle ore 19.30.
"Non bisogna mai stancarsi di tener viva la memoria di certi
tragici avvenimenti ed è proprio questo il senso di questa
Giornata: sviluppare una coscienza civica di resistenza rispetto ad
ogni forma di discriminazione, di violenza, di emarginazione e di
guerra, eventi che purtroppo non appartengono solo al passato ma
anche al presente - ha spiegato il Prefetto di Barletta Andria
Trani, Rossana Riflesso, nel corso del suo saluto -. Abbiamo voluto
celebrare il Giorno della Memoria all'insegna dell'arte in diverse
espressioni, con la musica a tema degli studenti del Liceo
"Casardi" di Barletta e con una mostra donata dal poeta, scrittore
e storico genovese Roberto Malini alla Fondazione Fondazione
Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria di Barletta del
Maestro Francesco Lotoro, con opere realizzate da artisti ebrei
scomparsi nella Shoah o sopravvissuti ai Campi di sterminio.
Particolarmente significativa, inoltre, la consegna delle medaglie
d'onore a cittadini di questo territorio deportati ed internati nei
lager nazisti, tra i quali il barlettano Savino Roggio, cent'anni
da poco compiuti, testimone sulla propria pelle dei brutali soprusi
di quei tragici eventi".
Di seguito invece l'elenco delle medaglie d'onore conferite, con
alcuni cenni biografici degli insigniti:
- Medaglia d'Onore a Savino Roggio, barlettano.
Nato a Barletta il 2 maggio 1922, all'età di 8 anni viene avviato
al mestiere di calzolaio.
Il 9 settembre 1943 è catturato dai nazisti ed inviato in un
campo di prigionia in Germania, dove è impiegato come
lavoratore coatto in una fabbrica di munizioni. E' trattenuto dagli
alleati fino al 27 agosto 1945, data in cui rientra in Italia,
viene congedato nel 1946 e subito dopo riprende il lavoro di
calzolaio a Barletta. Nel 1960 è decorato con la Croce al Merito di
Guerra (il 2 maggio scorso ha compiuto 100 anni).
- Medaglia d'Onore alla Memoria di Giovanni Matera, andriese
(consegnata alla figlia Brigida Matera)
Nato ad Andria il 4 ottobre 1912, di professione ortolano, il 12
settembre del 1943 è catturato dai tedeschi e condotto a Rodi Egeo.
Il 10 gennaio del '44 è dichiarato disperso (internato a Rodi) in
seguito ad eventi bellici. Ad oggi la sua condizione di
disperso rimane ancora oscura. Di lui rimangono le numerose lettere
inviate alla moglie Giovanna, dove traspare educazione, rispetto ed
amore per la famiglia.
- Medaglia d'Onore alla memoria di Giovanni Angelico, biscegliese
(consegnata alla moglie Lucia Leone)
Sarto di professione, nel gennaio del 1942 è chiamato alle armi ed
arruolato fante al deposito del 9° Reggimento Fanteria Regina di
Barletta; nel maggio del '43 fu trasferito a Biella al Reggimento
Fanteria Zara e parte per la Dalmazia. Nel settembre del 1943 è
fatto prigioniero, dopo il rifiuto a restare alleato dei Tedeschi,
e condotto in un campo di concentramento in Jugoslavia.
Liberato dalle Forze Armate delle Nazioni Unite nel settembre del
1945, in pessime condizioni fisiche, giunge al Distretto Militare
di Barletta per essere poi congedato. Il Comando Militare di Bari
gli ha conferito la Croce al Merito di Guerra per internamento in
Germania.
- Medaglia d'Onore alla Memoria di Francesco Baldini, biscegliese
(consegnata al figlio Vincenzo Baldini
Nato a Bisceglie il 25 novembre 1916, raccontava spesso la vita
militare e le sofferenze durante la prigionia. Nel maggio del
'41, partito per l'occupazione della parte occidentale dell'Isola
di Creta, sbarca a Rodi; nel settembre del '43, a San Nicola di
Creta, fugge con i commilitoni sulle montagne; a novembre,
disarmato e fatto prigioniero dai Tedeschi, è condotto nel campo di
concentramento di Eraclion e poi nel campo di Atene. Nel luglio del
1944, partito prigioniero in treno per la Germania, fugge in
territorio slavo rifugiandosi presso civili che lo accolgono come
lavoratore. Nel marzo del '45 è fatto prigioniero in campo di
concentramento, mentre nel novembre dell'anno successivo è liberato
da Spalato e fa rientro ad Ancona. Nel dicembre del 1961 il Comando
Militare Territoriale di Napoli gli conferisce la Croce al Merito
di Guerra.
- Medaglia d'Onore alla memoria di Gennaro Casale, barlettano
(consegnata alla nipote Maria Bernadette Francesca Casale)
Nasce a Barletta il 22 agosto 1914. Allievo del collegio militare
di Roma nel 1932, dove ha conseguito anche il diploma di maturità
classica, ha proseguito la sua carriera presso la Regia Accademia
di cavalleria e fanteria. Ha preso parte alla campagna di guerra in
Albania (1940 - 1943). Viene catturato a Tirana il 16
settembre del 43, ed è poi da questi tradotto in Germania quale
prigioniero di guerra. Sopravvive a quella immane tortura e fa
rientro in Italia nel 1945; nonostante ciò ha proseguito la sua
carriera militare conclusasi con il grado di generale.
- Medaglia d'Onore alla Memoria di Pantaleo Di Ceglie, biscegliese
(consegnata alla nipote Isabella Quercia).
Nato a Bisceglie il 24 aprile del 1911, dal 1930 è arruolato
soldato in una compagnia autonoma e nel 35/36 partecipa alla Guerra
d'Africa. Nel 1940 è richiamato alle armi e parte per il fronte
greco-albanese, giungendo a Durazzo. L'8 settembre del 1943, nel
giorno dell'annuncio dell'armistizio, è disarmato e fatto
prigioniero dai Tedeschi e condotto in Germania. Ha vissuto come
deportato internato nel campo di Stalag e lavorato in una fattoria.
Raccontava di condizioni disumane, in cui percorreva
chilometri a piedi, con cibo scarso e pessimo che integrava con la
ricerca di bucce di patate e rape nell'immondizia, mentre talvolta
alcuni compaesani gli procuravano una carota rossa o una patata.
Nel maggio del 1945 è liberato dalle Forze Armate Russe.
- Medaglia d'Onore alla memoria di Andrea Giannella, trinitapolese
(consegnata al nipote Nicola Minerva)
Nato a Trinitapoli il 15 dicembre 1912, quarto di sei figli ed
organi di madre in tenera età, segue le orme di suo padre,
commerciante di grano e prodotti agricoli. Ad un mese esatto dalla
nascita di sua figlia, è chiamato alle armi in addestramento al
Reggimento di Barletta ed inviato a Rodi. La sua vita cambia dopo
l'8 settembre del 1943, quando diventa prigioniero deportato, dopo
un viaggio estenuante in treno di 4 giorni, nel campo di lavoro di
Stalag, in condizioni di vita durissime, con oltre 12 ore di lavoro
massacrante ed il cibo ridotto all'essenziale. Rientrato dalla
prigionia, riprende con forza e passione la professione di
commerciante di prodotti agroalimentari, che ha praticato fino ad
oltre 70 anni con invidiabile energia.
- Medaglia d'Onore alla memoria di Luigi Lanotte, barlettano
(consegnata al figlio Salvatore Lanotte)
Nato a Barletta il 24 agosto del 1915, entra nel distretto militare
di Barletta ed è richiamato alle armi per effetto della guerra e
trasferito al distaccamento della 2^ compagnia sussistenza in
Chieti.
Fatto prigioniero dai Tedeschi, perché si rifiutò di aderire al
Nazismo, viene messo sul Piroscafo Oria diretto verso i campi di
prigionia nazisti. Il Piroscafo affonderà a causa delle avverse
condizioni meteo e della rotta scelta dal comandante per evitare la
minaccia dei sommergibili Britannici. Risulta dunque disperso in
seguito al naufragio dell'11 Febbraio 1944.
- Medaglia d'Onore alla memoria di Vincenzo Pellegrini, biscegliese
(consegnata ai figli Pasquale e Serafina Pellegrini)
Nato a Bisceglie il 3 gennaio 1920, carrettiere di professione, nel
giugno del 1939 è arruolato al Distretto di Barletta e lasciato in
congedo illimitato provvisorio.
Nel febbraio del 40 è richiamato alle armi nella Compagnia
"Chimici" ed avviato al deposito 48° Reggimento Fanteria di Bari;
parte per l'Albania e giunge a Durazzo nel 3° Reggimento
Granatieri.
Nell'ottobre del 40, in seguito alla dichiarazione di stato di
guerra, è trattenuto alle armi presso la 26^ Compagnia Chimica a
Corinto, in Grecia. L'8 settembre del '43 è disarmato dai Tedeschi
e viene condotto in Germania, dove vive come deportato internato in
un campo vicino Desdra, ai confini con la Polonia. Nel maggio del
45 è liberato dalle Forme Armate Russe ed a luglio rientra in
Italia.
- Medaglia d'Onore alla Memoria di Nicola Rizzi, barlettano
(consegnata al figlio Luigi Rizzi)
Nato il 7 maggio 1922 a Barletta, dove è deceduto il 1 giugno 1971,
il 15 marzo 1941 viene schedato nel distretto di Barletta, messo
momentaneamente in congedo illimitato provvisorio per poi essere
richiamato alle armi nel giugno successivo. L'8 settembre 1943 è
catturato dai Tedeschi e condotto in Germania. Vive come deportato
in un campo di concentramento a noi sconosciuto, lavorando in una
fabbrica di armamenti. Liberato e trattenuto dalle Forze Alleate
americane nel '45, dopo tre mesi rientra in Italia nel distretto
militare di Barletta. Nel 1960 il comando militare di Napoli
gli concede la croce al Merito di guerra per l'internamento in
Germania.
Barletta, 27 gennaio 2023